Fino a qualche anno fa si trattava di un prodotto di nicchia, promosso solo da pochissimi marchi – Kerlite e Laminam in particolare – mentre oggi la maggior parte delle ceramiche sassolesi ha rinnovato i propri impianti, investendo cifre importanti per produrre piastrelle dalle dimensioni enormi. Il formato su cui si concentra maggiormente la produzione delle lastre è il 120 x 240. Da questo si ricavano, attraverso il taglio, i sottoformati 120 x 120 e 60 x 120.
Perché le lastre hanno tanto successo?
Incubo fughe annientato
Forse non tutti conoscono la prima funzione della fuga: si tratta della distanza indispensabile per assorbire, tra una mattonella e l’altra, i micro-spostamenti quotidiani di un edificio. Mentre la superficie della piastrella è facilmente pulibile con uno straccio, lo sporco delle fughe è difficile da togliere. Se il colore della fuga è chiaro, in particolare, la faccenda si fa complessa, perchè lo sporco si nota maggiormente. Le lastre, con i loro formati importanti, diminuiscono molto la consistenza e la presenza stessa delle fughe.
Effetto ottico
Un formato grande rende il pavimento più elegante e moderno. L’ambiente acquista un carattere più prestigioso. Se ci fai caso, gli ambienti in cui hanno posato lastre sembrano più grandi rispetto alla realtà.
Non solo pavimento
Le lastre, con il loro grande formato, possono essere utilizzate non solo per pavimenti e rivestimenti ma anche come:
- Top di piani cucine, perché con una sola piastrella si può coprire tutta la superficie necessaria
- Rivestimenti retro cucine che permettono di rivestire lo spazio tra bancone e pensili
- Piani di appoggio, come tavoli e scrivanie
- Rivestimenti per facciate esterne di edifici, sia tramite posa tradizionale a colla e sia con una struttura di supporto (rinominata facciata ventilata)
Vena continua
Se ti interessi del settore, avrai notato che mercato del grès porcellanato si sta concentrando anche sulla riproduzione dei marmi naturali: dal classico marmo di Carrara o Statutario ad altri, decisamente più particolari. Grazie al digitale si può riprodurre qualsiasi tonalità, colorazione, sfumatura o effetto. Per questo non sorprende che le superfici del marmo di seconda generazione risultano davvero uguali a quelle presenti in natura – lo stesso fenomeno si verificava anni fa per l’effetto parquet.
La lastra in marmo valorizza al massimo l’effetto: permette di ricavare una piastrella di grandi dimensioni con vena continua, non interrotta dalle fughe. Questo aumenta l’imponenza e la naturalezza del pavimento o rivestimento scelto.
Spessore minimo
Tutto interessante, ma peseranno così tanto queste enormi lastre? Ci si chiede. In realtà no. In particolare, è stata identificata come misura ideale 6 mm: questo micro-spessore è la soluzione ideale per resistere ai carichi al pari il grès porcellanato tradizionale, ma con un peso specifico inferiore, che permetta una semplice movimentazione e dia pochi problemi in fase di posa.